Capillari rotti

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I capillari rotti sono un inestetismo molto diffuso tra le donne. Si tratta di una condizione per cui i vasi sanguigni più piccoli, fondamentali per una corretta microcircolazione del sangue, diventano fragili e si rompono.
La loro presenza sul corpo si sviluppa principalmente sugli arti inferiori, tuttavia ci sono dei casi in cui si manifestano anche sul viso.
Sono reticolati violacei, appena sotto la superficie dell’epidermide, che, nonostante siano ben visibili, non sono percepibili al tatto.
I capillari rotti possono apparire in diverse colorazioni: blu quando si tratta di un flusso venoso stagnante, rosso quando il flusso è rapido o viola, quando sono una via di mezzo.

Tipi di capillari rotti

Avere dei capillari rotti sarà capitato a tutti, spesso capita con quelli degli occhi, ma quando diventano tanti, specialmente se iniziano a comparire su aree più vaste del corpo, diventano una condizione molto fastidiosa e antiestetica.
Fortunatamente, se fino a qualche anno fa non c’erano tecnologie per rimediare a questo inestetismo, oggi ci sono valide soluzioni offerte dalla medicina estetica per cancellarli definitivamente.

Couperose

Il termine specifico che indica i capillari rotti del viso è couperose, cioè quell’ inestetismo per cui iniziano a comparire sul viso i vasi sanguigni più o meno evidenti che, inevitabilmente, condizionano l’estetica del volto.
Una presenza fitta di questi capillari in evidenza può causare disagio e vergogna, ma soprattutto può far sembrare la pelle più matura.
Infatti, sebbene si tratti di una condizione che colpisce maggiormente gli over 75, questa può manifestarsi anche su donne e uomini giovani che hanno appena superato i 30 anni.
Le cause possono essere diverse, può trattarsi di una semplice ereditarietà, dal fatto che la pelle del viso sia molto sottile oppure da cattive abitudini protratte nel tempo.
Tuttavia, i motivi specifici che portano alla comparsa di capillari rotti li vediamo tra poco.

Teleangectasie

Se vi state chiedendo che cosa significhi questo termine, non è nulla di diverso se non il termine tecnico per indicare i capillari rotti sulle gambe.
In questo caso, così come nel primo, si manifestano con la comparsa di macchie di sangue che possono poi dare vita a lividi più o meno evidenti.
Generalmente, i capillari rotti non sono un problema patologico ma possono diventare, soprattutto in giovane età e in estate, un motivo di imbarazzo. Anche qui le cause possono essere varie, tuttavia in quest’area del corpo influisce molto l’alimentazione e lo stile di vita, poiché la pressione esercitata sulle gambe ha una grande influenza.

Cerchiamo quindi di capire quali sono le cause che portano alla rottura dei capillari e quali sono i rimedi più efficaci per prevenire o risolvere questa condizione molto fastidiosa.

Cause e rimedi contro i capillari rotti

Nella maggior parte dei casi i capillari rotti sono un fattore ereditario. Questo significa che se in famiglia ci sono molti casi di fragilità capillare, è molto probabile che questa condizione colpisca anche noi.
Ci sono poi altre cause legate per esempio agli sbalzi ormonali, motivo per cui i capillari possono comparire, o si rompono maggiormente, in gravidanza; a un’alimentazione poco bilanciata; alla mancanza di vitamine, in particolare quelle del gruppo C.
Poca attività fisica, fumo, alcool e altri vizi possono peggiorare l’inestetismo, anche perchè sono cattive abitudini che influiscono sulla circolazione sanguigna.
Tutti questi fattori sono o possono essere causa di una fragilità capillare; tendenzialmente è solo una questione legata all’estetica considerato che sono rari i casi in cui questi piccoli reticolati bluastri provocano dolore o particolari fastidi.

Come eliminarli?

Purtroppo, una volta che i capillari si sono rotti non ci sono molte soluzioni fai da te, motivo per cui è importante prevenirne la rottura e di conseguenza la comparsa.
Il miglior modo per farlo è avere un’alimentazione bilanciata e ricca di vitamine e condurre uno stile di vita dinamico. Anche evitare di avere vizi come il fumo e l’alcool ed esporsi al sole nelle ore più calde può aiutare molto; ricordiamoci infatti che i capillari rotti possono essere la conseguenza di un surriscaldamento della pelle e di una vasodilatazione eccessiva, quindi è bene rinfrescarsi spesso.
Anche percorsi termali ad hoc possono essere un buon metodo per prevenire, ma quando l’inestetismo è ormai evidente l’unica soluzione per cancellarne definitivamente la comparsa e tornare a sfoggiare una pelle omogenea è la medicina estetica.

Laserterapia

Il metodo più efficace per contrastare la fragilità capillare è la laserterapia.
In questo caso, il laser che viene impiegato più frequentemente è Laser ND-Yag. Il medico fa un’attenta valutazione della pelle e della situazione, dopo di che si stabilisce insieme al paziente il numero di sedute che si vogliono affrontare, anche in base all’entità dell’inestetismo.
Questa metodica è in grado di coagulare il capillare selezionato sfruttando l’effetto termico. Già dopo pochi giorni dalla prima seduta è possibile apprezzarne i risultati, anche se possono servire fino a 30-60 giorni per i risultati definitivi. In alcuni casi, soprattutto se i capillari sono tanti, possono essere necessari più sedute.
Grazie a questo particolare laser è possibile trattare i capillari interessati senza coinvolgere le zone circostanti.
Bisogna sottolineare che prima di sottoporsi a questo trattamento bisogna scovare la causa scatenante, per evitare che dopo le sedute concordate si rompano altri capillari.

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